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Fonte: https://www.we-wealth.com/it/news/consulenza-patrimoniale/previdenza/con-il-risparmio-fai-da-te-a-rischio-la-pensione/

  • Quattro tipologie di investitori e quattro bis comportamentali ci mostrano i rischi dell’investimento fai da te
  • Non solo altamente di mercato ma anche commissioni e spese impreviste impattano il patrimonio complessivo di lungo termine

Chi sceglie di investire in autonomia invece che affidarsi a un fondo pensione rischia di perdere oltre metà dei risparmi accantonati per l’età della pensione. Ecco perchè…

 

Secondo un report di The People’s Pension e State Street Global Advisors i risparmiatori inesperti che selezionano in autonomia i fondi rischiano di perdere oltre il 50% del budget pensione complessivo. Il report prova a stimare l’impatto che diversi bias comportamentali potrebbero avere su questa categoria di risparmiatori in un arco temporale di 33 anni – e lo confronta con un risparmiatore che abbia una quota in un fondo individuato dal proprio datore di lavoro e che accumula 430mila sterline nello stesso periodo.

Gli investimenti fai da te nascondono diverse insidie. Nel report si sottolinea come gli individui siano inclini a pregiudizi comportamentali che possono portare a risultati in fatto di assunzione di decisioni finanziarie complesse. L’analisi prende in esame quattro diversi tipi di investitori:

Performance Chasing Patricia

Patricia è attratta da fondi altamente performanti ma perde fiducia quando questi fondi iniziano a fare male. Il risultato è una strategia che acquista alto e vende basso e genera rendimenti scadenti.

Eggs in one basket Elliot

Elliot sceglie di investire i suoi soldi in un unico tema, settore o titolo, e di conseguenza ha un portafoglio poco diversificato.

Il prudente Connor

Non corre abbastanza rischi e punta su investimenti sicuri. Connor preferisce la conservazione del capitale rispetto al rendimento e pertanto investe in attività a basso rischio. Il risultato è un portafoglio molto conservativo.

Fiona Smemorata

E’ una persona impegnata e non riesce a trovare il tempo per rivedere la strategia di investimento che ha fissato diversi anni fa. Il risultato è una strategia di investimento che non è più adatta alle sue circostanze.

Le persone usano scorciatoie mentali per prendere decisioni – si legge nel report – che semplificano le cose ma potrebbero non portare ai migliori risultati, e possono essere influenzate dal modo in cui le cose vengono presentate o inquadrate. La ricerca comportamentale suggerisce anche che gli individui possono essere spinti verso scelte e risultati particolari. Il sistema di iscrizione automatica del Regno Unito, ad esempio, utilizza l’inerzia per spingere le persone verso il risparmio pensionistico. L’adesione al piano pensionistico diventa semplice e automatica, mentre la rinuncia richiede uno sforzo consapevole. Di conseguenza, la partecipazione pensionistica del settore privato è aumentata dal 55% all’84% (della popolazione papabile) nel periodo 2012-2018.
Il pregiudizio comportamentale verso l’inerzia è solo uno dei tanti. Altri esempi di pregiudizi comportamentali che i singoli investitori, inclusi i risparmiatori delle pensioni, sono:

• Overconfidence – una convinzione eccessiva nella propria capacità di scegliere titoli con le migliori prestazioni
• Contabilità mentale e bracketing ristretto: prendere decisioni di investimento asset by asset anziché considerare l’intero portafoglio di investimenti
• Inquadratura, salienza e attenzione limitata: sopravvalutazione del valore di un prodotto perché presentato in modo particolarmente attraente
• Regole empiriche per il processo decisionale, ad esempio suddividendo gli investimenti equamente tutti i fondi disponibili piuttosto che prendere un’attenta decisione di assegnazione
• Persuasione e influenze sociali: scegliere un fondo perché un amico / familiare ha fatto lo stesso

Conclusioni

Una volta modellate, tutte e quattro le strategie prese in esame da The People’s Pension hanno prodotto dimensioni di patrimonio inferiori o un rischio maggiore rispetto a una tipica strategia di default stabilita dai fondo pensione. Importante l’impatto e l’importanza che le commissioni possono avere sulla dimensione del patrimonio di un individuo in pensione se non adeguatamente contrattare.